lunedì 21 luglio 2014

Prima tappa della transumanzartistica 2104


Il 26 luglio 2014 a San Buono (Ch) parte la prima tappa dell’evento transumanzartistica.
La manifestazione è promossa dall’Associazione Culturale no profit Transumanza Artistica di Pennadomo ed è arrivata alla sua quinta edizione.
Sono 17 gli artisti selezionati per il premio di pittura itinerante, che dopo San Buono (Ch), in un ideale percorso che attraversa gli antichi tratturi della transumanza, sarà a  Civitaluparella (Ch) dal 2 agosto per poi spostarsi a Vittorito (Aq) dal 5 al 7 agosto, poi a Pennadomo (Ch) dal 9 al 14 agosto e successivamente a settembre sarà in Molise nei territori di Limosano (Cb) e Sant’Angelo Limosano (Ch). Oltre alla pittura e la fotografia con il premio a tema “RIFIUTI SPIAGGIATI”, nella tappa di  San Buono (Ch), ci saranno spazio per il teatro con la performance di Nicola D’Adamo, reading di poesie accompagnati da improvvisazioni dei musicisti della transumanzartistica (Tiziano Ciccone, Samuele Celenza e Giovanni Ruggieri) e la musica popolare dei LUPI DELLA MAIELLA. Sempre a San Buono, parteciperemo e daremo il nostro contributo alla locale FESTA DEL LIBRO.
Presidente della giuria di qualità della manifestazione è il Prof. Vittore Verratti dell’Università di Chieti, che nei suoi interventi cercherà di divulgare il grande lavoro del CCM (il Comitato Collaborazione Medica), che ha la missione di garantire il diritto alla salute nei paesi a basso reddito. Il gemellaggio tra la Transumanza Artistica e il CCM è nato il 6 giugno 2014 quando siamo stati invitati a produrci in una performance artistica a scopo benefico nell’aula del rettorato dell’Università di Chieti.
PICCOLA PRECISAZIONE!
Transumanzartistica nasce come progetto nel 2010 a Pennadomo (Ch), dall'idea di Ugo Trevale (all'epoca assessore alla cultura del comune di Pennadomo), successivamente nel 2013 la transumanzartistica è stata presa in gestione con regolare iscrizione all'Agenzia dell'Entrate di Vasto (Ch) dall'Associazione Culturale no profit Transumanza Artistica, riconosciuta dalla regione Abruzzo come Associazione Culturale operante su tutto il territorio regionale.
Nel 2013 il presidente della Giuria di Qualità del premio di pittura è stato il prof. Massimo Pasqualone, dal 20 luglio 2014 il nuovo Presidente di Giuria è il Prof. Vittore Verratti dell'Università degli studi di Chieti.


ARTICOLO SU SAN BUONO DI GIOVANNA ALOE'....

San buono sorge su una collina del sub Appennino frentano, sul versante sinistro del fiume Treste, tributario del fiume Trigno. Anticamente denominato Sancti Boni o Castrum Bonum, successivamente Sancto Bono ed infine.... San buono!
San Buono
Incerte risultano le origini  del paese e  scarsamente credibili sono le notizie che vogliono  che il I insediamento risalga al IV o V sec. L'origine del villaggio, fondato dai cittadini del Municipio Romano della località attualmente denominata "San Pietro", sfuggiti ai barbari che invasero l'Italia durante l'alto Medioevo,  risale al IV sec d.C.
Il castrum (castello) invece ha origine nel X sec. Il castello di cui rimangono solo le testimonianze scritte  perché   assorbito interamente dalla chiesa di S. Lorenzo e dal palazzo Signorile dei Caracciolo, fu eretto durante il X sec . Fu feudo dei conti "di Sangro" e poi passò per via dotale, ai Caracciolo che fecero di San buono il centro del loro vasto dominio , contribuendo allo sviluppo demografico e urbanistico del paese nel XVI e XVII sec.
 I resti di un importante santuario italico sono venuti alla luce in località fonte San Nicola sulle pendici di Montesorbo, oltre che materiali dell’età del Ferro, tutti reperti esposti nel museo archeologico ora di Monteodorisio.
Come citato prima, c'è Montesorbo, zona di confine con il comune di Carpineto Sinello, che raggiunge i 900metri circa di altitudine. Questa magnifica montagna che fa da sfondo al paese  nella zona nord ovest,  è una ricchezza inestimabile  per quanto riguarda la biodiversità della zona e una passeggiata lungo i suoi sentieri per mette a chiunque di apprezzare non solo  la flora spontanea del territorio ma anche l’emozione della vista della Majella.
Grazie alla conformazione del territorio e alle abbondanti sorgive d’acqua, a San Buono si sono sviluppati nel corso degli anni  l'industria laterizia , gesso , querceti , oliveti, vigneti e  colture cerealicole.
San Buono
In una giornata a San Buono si possono ammirare: la  chiesa San Lorenzo martire che risale al XII sec, con l’imponente  campanile alto 40 metri che caratterizza il nostro paese e la piazza principale, Celestino Cupaiolo. Le reliquie di San Buono ospitate nell’ urna sita nella cripta della chiesa madre. Il palazzo Caracciolo baronale,  il palazzo Rossi, la chiesa San Filippo attualmente  adibita a teatro, la chiesetta di s. Liberata  e di San Rocco , il convento di Sant'Antonio , la grande quercia , la fontana stile liberty presso la villa comunale, la fontana vecchia risalente al XVI sec., la pincera rifunzionante in contrada Maranna, lo stemma del comune in mosaico recentemente realizzata al centro della piazza, le tipiche ruelle che donano scorci suggestivi  delle colline boschive che circondano il paese.
 Insomma San buono è un paese ricco di storia che ha ospitato  ed ospita personaggi eccentrici, eclettici e  artisti, anche di diverse nazionalità, che riscoprono  in questo borgo un profondo senso di tranquillità. La comunità sanbuonese, nonostante piccola, è in fermento e sta vivendo un periodo di transizione e di  rinascita sotto svariati aspetti che indubbiamente arricchiranno chi vive all’interno della comunità ma anche chi vorrà, anche per poco, sentirsi parte di essa.




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