transumanzArtistica di Pennadomo: Lucio Cuomo sulla storia di Pennadomo

Lucio Cuomo, foto di Franco Di Vincenzo

DUE DOMANDE AL DOTT. CUOMO, CHE AD AGOSTO 2011 PRESENTERA' IL SUO LAVORO SULLA STORIA DI PENNADOMO. NON MANCANO LE SORPRESE!

D. Dott. Cuomo, ci parli del volume che sta scrivendo sulla storia di Pennadomo.

R. E’ una ricerca storica complessa e non priva di sorprese. Ma come tutte le ricerche è intrigante e interessante. Per effettuarla seriamente bisogna armarsi di buona volontà e di pazienza perchè la documentazione è distribuita nelle biblioteche e negli archivi laici ed ecclesiastici. Per fortuna Pennadomo ha fatto parte per ottocento anni del Regno di Napoli, per cui è là che bisogna andare per saperne di più.

D. Ci sono novità?

R. Certo; novità, sorprese e botti! Lo scopo di una ricerca storica come questa non è tanto la citazione di fatti e documenti sconosciuti ai più, quanto la scoperta attraverso di essi di come tante credenze tradizionali possano essere smentite con dati di fatto. Per esempio la ‘salsicciata’ che si pratica ogni anno l’8 gennaio non ricorda il giorno di nascita del S. Lorenzo, protettore di Pennadomo, il cui dies natalis (il giorno in cui fu martirizzato nel 258 d. C., sotto l’imperatore Valeriano) capita il 10 agosto, ma la morte di San Lorenzo Giustiniani nato a Venezia ai primi di luglio del 1381 e morto l’8 gennaio1456.

Una ‘sorpresa’ invece è stata la lettura della pergamena conservata in Municipio. Si pensava che fosse l’atto di investitura del feudo di Pennadomo a favore di un certo Pirro Colonna; invece è l’atto della presa di possesso dei procuratori del Colonna i quali, alla presenza di tutti gli uomini del governo locale, che non possiamo ancora definire comune o università come si diceva allora, entrano ed escono dal paese attraverso le sue porte e ne prendono in consegna il palazzo baronale che era sito sulla sommità del paese.

Per i botti al momento non dico nulla, ma posso assicurarvi che qualcuno ce ne sarà.