martedì 28 luglio 2015

prime tappe transumanti: SAN BUONO e TORRICELLA PELIGNA.

Le prime due tappe della transumanzartistica 2015 si sono svolte negli incantevoli borghi di San Buono e di Torricella Peligna.
A San Buono è stato stimolante, per i soci dell'associazione, confrontarsi con una estemporanea d'arte aperta a pittura, reading, scultura, Yoga Artistico e musica.
ANIME TRANSUMANTI prima a San Buono
Ospiti delle energiche Giovanna Aloè e Natascia Cupaiolo, la transumanzartistica si è prodotta nella sua prima opera teatrale ANIME TRANSUMANTI che ha avuto un buon successo.

ANIME TRANSUMANTI

A Torricella Peligna, nell'ambito della grande manifestazione ARTE MUSICA e GUSTO, si è gestito un seminario d'arte che ha avuto importanti relatori.
La tappa vera e propria della transumanzartistica c'è stata durante le due notti bianche, e mentre il pubblico si accalcava a vedere e gustare le performance di Marlene Kuntz e Irene Grandi, la piazza dedicata all'arte (da noi ribattezzata Piazza della transumanza) ha avuto ben 200 firmatari che hanno partecipato al voto popolare del premio di pittura.
Mariacristina Colanzi e Natascia Cupaiolo - danza

SEMINARIO D'ARTE - Ugo Trevale, Vittore Verratti e Antonio Piccoli

Torricella Peligna, Mariacristina Colanzi, Astrid Checchia, Annamaria Basso e l'attore Icks Borea
(ANIME TRANSUMANTI)
dopo due tappe ecco i risultati del premio di pittura della transumanzartistica 2015

TAPPA DI SAN BUONO
1. GASTONE COSTANTINI e GIOVANNA ALOE'
3. PEDRO HUGO CAVUTI e TAMARA VALENTINI

TAPPA DI TORRICELLA PELIGNA
1. GASTONE COSTANTINI
2. ENZO CORRENTI, MARCO PALLINI e PASQUALE ROSSETTI

CLASSIFICA GENERALE
1. GASTONE COSTANTINI
2. GIOVANNA ALOE'
3. ENZO CORRENTI, MARCO PALLINI e PASQUALE ROSSETTI
6. PEDRO HUGO CAVUTI e TAMARA VALENTINI.
tutti gli altri artisti a pari merito all'8° posizione.


Del seminario di Torricella Peligna, pubblichiamo alcune delle interessanti sinossi degli interventi dei relatori partecipanti.


SEMINARIO D'ARTE DEL 22 LUGLIO 2015
sala John Fante di Torricella Peligna (Ch)


ARTE RUPESTRE
L’uomo preistorico sente presto il bisogno di marcare con segni visibili la Natura in cui vive, ed  è con questo scopo che nasce la grande Arte Rupestre nel Paleolitico superiore ( 40000 anni fa ), considerata dagli studiosi il più grande e significativo archivio della storia dell’Uomo prima della Scrittura.
Sarebbe stato l’ Homo Sapiens Sapiens, il nostro diretto antenato,                 provenendo                 dall’Africa, ad introdurre in Europa l’idea dell’Arte e l’abilità di produrla ,quando comincia a sviluppare capacità mentali assai raffinate.                                                                               L’Arte preistorica è stata suddivisa in due generi : Mobiliare ,espressa su supporti ‘mobili’ quali placchette, statuette ed oggetti decorati  ; Immobiliare , espressa  su supporti  ‘inamovibili’ quali rocce, le quali danno appunto il nome di ‘Rupestre’ a questo  secondo genere.                                                                                                                     L’Arte Rupestre fu la più importante manifestazione culturale preistorica che ebbe inizio ad opera di popolazioni dedite alla Caccia nel Paleolitico Superiore  e che  conobbe una particolare evoluzione  con l’inizio del Neolitico , età della produzione del Cibo mediante Agricoltura e Allevamento .                                                                         In Europa, nella Regione franco-cantabrica ricca di grotte e ripari ,si conservano le più importanti testimonianze di quest’arte risalenti a circa 8500 anni fa.                           Quest’arte  conobbe  una lunghissima persistenza nello spazio e nel tempo, sopravvivendo fino all’età contemporanea con l’arte del Fumetto.
L’arte rupestre comprende Pitture e Incisioni. Le prime erano eseguite con tinte naturali (carbone, terre, succhi d’erba) ; le seconde si distinguono invece secondo la tecnica di esecuzione in: filiformi, a solco continuo e picchiettate, quando l’incisione è  sottile, larga e punteggiata .
 Il prevalere successivo delle Figure Umane nell’arte rupestre trova spiegazione nella evoluzione intellettuale della Specie umana . Le  testimonianze più valida sono state  riconosciuta dagli studiosi in Italia, nel contesto alpino della Valcamonica risalente al tardo IV millennio e in quelli  abruzzesi del comune di  Civitaluparella  che sulla base dei dati finora disponibili possiamo collocare cronologicamente tra l’età del rame e l’età del Bronzo, ovvero tra la fine del IV e la fine del II millennio a.C.                     
Dal  Neolitico (10000-5000 a.C.) l’arte rupestre comincia a decadere in quanto era finita la sua funzione comunicativa, ma i suoi stilemi e temi passarono progressivamente all’arte vascolare.


                                                                                                  Pasqualina Balsamo (Univ. Orientale di Napoli)

Sintesi dell’intervento su Arte e  archeologia
Alessandro Madonna - In Via Roma a Torricella, è ben visibile da tanto tempo, sicuramente oltre un secolo, una lapide  rivenuta nel 1891 nel  sito archeologico di Juvanum. Si trova addossata alla casa dell’uomo di cultura Don Alessandro Madonna, vissuto a cavallo dei secoli XVIII e XIX, nato a Torricella , magistrato ma anche latinista e archeologo. Per buona parte della sua vita è stato Magistrato a Roma come consigliere di Cassazione. Mentre per la sua storia di latinista e archeologo si deve a lui una prima campagna di scavi sistematici del sito archeologico di Juvanum in epoca moderna, la trascrizione delle sue ricerche in un saggio intitolato “Juvanum”, ritenuta dagli archeologi attuali una opera fondamentale per la conoscenza del sito e per l’interpretazione delle epigrafi.

La Lapide - La lapide  su roccia calcarea della Maiella misura 1 mt per 80 cm, è finemente lavorata con una bella cornice, infatti viene chiamata “lapide corniciata”, ed una scritta in ottimo stato di conservazione. Per il suo genere rappresenta una opera d’arte per come è scritta e per come è si è conservata per quasi due millenni. Essa  è dedicata ad un uomo di Juvanum, un certo Marco Aufatio, della tribù Arnense, probabilmente vissuto nel 3° secolo dopo Cristo quando la città di Juvanum era molto fiorente. Doveva essere molto importante ed influente in quanto i “firmatari” dell’epigrafe , oltre al fratello e al figlio,  sono i 4 quadrumviri, ossia i magistrati della città ( avere 4 viri significava che il  municipio era di primaria importanza nell’organizzazione civile e politica nell’antica Roma) , la corporazione degli edili, dei questori, i prefetti dei fabbri e i prefetti dei cavalieri.

Per questo  tale lapide riveste una grande importanza in quanto ci dice come era organizzata la città e quanto era importante nel circondario, certamente avere delle corporazioni di vari mestieri significa anche che la popolazione era numerosa. Inoltre ci dice che il tale Marco Aufatio  era un ARN che è l’abbrevazione di Arniense e quindi era iscritto alla tribù Arniensis. Tale abbreviazione  non è rara trovarla nelle altre epigrafi a Juvanum . Questo ci indica che Juvanum era un municipio  frentano alla stessa stregua di  Istonio ( Vasto)  e Anxano ( Lanciano), e non, come indicato da qualche studioso, della tribù dei Peligni che erano si sulla sponda sinistra del Sangro ma sino a Castel di Sangro. 
La storia di Juvanum va dal V secolo AC a un periodo intorno al 340 DC, data che si rinviene in alcune epigrafi ed in cui si sa che il tribuno Fabio Massimo fece restaurare le mura. Oltre questa data sembra che non ci siano piu testimonianze. Si ricomincia a parlare di questo sito nei primi anni del secolo MIlle ma come Madonna del Palazzo, ossia un monastero cistercense florido nel medio evo e con una chiesa di cui si sentirà parlare sino al 1800.
Sul perché sia sparita nel nulla vi sono molte ipotesi fra cui quella di un terremoto o di un incendio ma probabilmente, visto che i ruderi sono sparsi in tutto il circondario è piu ascrivibile a varie distruzioni durante le tante invasioni barbariche del medioevo.
L’altopiano di Juvanum -  Importanza fondamentale perché gli antichi popoli sanniti che arrivarono da noi nei lontani 4° e 5° secolo avanti Cristo e decisero di insediarsi in questa località fu sicuramente la presenza di una sorgente perenne, la morfologia ampiamente pianeggiante del terreno e la presenza su questo altopiano,  a circa 1000 mt sul livello del mare, di terreni  abbastanza compatti e non franosi che permettevano  l’edificazione delle abitazioni, delle piazze e delle strade,  senza problemi. I quelle epoche in cui l’attività principale era la pastorizia e la transumanza ebbero compito facile a incrementare il commercio, la direzione politica e militare della intera zona.
 Dott. Antonio Piccoli.

CESARE DE TITTA – SUD SUDAN (FOTO CCM)
Il nostro socio onorario, Professor Vittore Verratti, presenterà la poetica del grande letterato abruzzese CESARE DE TITTA.
Vittore, forte delle sue missioni in Africa con il CCM Comitato Collaborazione Medica di Torino, ci introdurrà in un viaggio fotografico in SUD SUDAN.
La solidarietà e l’arte vanno di pari passo.

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LA POESIA GIOVANE
Il poeta Mauro Cesaretti parlerà della poesia tra i giovani, quella poesia che si affaccia alla vita, quella letta nei momenti di depressione o quella usata per far innamorare qualcuno. Inoltre parlerà del rapporto musica-poesia che ormai prevale sul semplice testo scritto. Terminerà l’intervento spiegando la sua visione neo-romantica, applicabile al ventunesimo secolo, che potrebbe essere una nuova risorsa per riscoprire la poesia e l’importanza del poeta nella società.

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Carnet du Voyage - In viaggio col taccuino.
 Il racconto di viaggio attraverso disegni e parole. Paesaggi, tradizioni, cultura e storia sono custoditi nel taccuino che diventa testimonianza "vissuta dall'interno" dei luoghi visitati. Tecniche e materiali con esempi pratici.
 Marco Pallini.


è stato letto il Manifesto Adriatico da Icks Borea e Mariacristina Colanzi.
MANIFESTO ADRIATICO
In nessun tempo, nella storia del pianeta, si è pervenuti a modificare le caratteristiche naturali delle sue risorse né a minarne gli equilibri e la stessa sopravvivenza come nel tempo che ora stiamo vivendo.
Il pericoloso utilizzo dei derivati del petrolio e/o delle scorie radioattive; le perforazioni e l’estrazione degli idrocarburi e la loro raffinazione; l’aumento esponenziale delle emissioni di anidride carbonica così come quelle di biossido di azoto e di zolfo; la presenza sempre più opprimente degli inquinanti industriali (solventi, nebbie acide e metalli polveri); le colture intensive e la loro manipolazione genetica a scopo produttivo e alimentare; l’inquinamento delle risorse idriche, dei terreni e dell’atmosfera e la cementificazione delle zone verdi, la mortificazione delle foreste e la distruzione dei fondali marini, non si giustificano neppure dal punto di vista del più bieco interesse socio-economico
Alcune delle rovinose conseguenze sull'ambiente sono, per il momento, le piogge acide, il buco dell'ozono, l'effetto serra e l’inquinamento dei mari; parole che sembrano slogan ma che nascondono invece i prodromi della catastrofe incipiente. Una disastrosa conseguenza sull’uomo di tutto questo è il brutale peggioramento della qualità della vita e dal punto di vista sanitario, l’aumento dell’incidenza di molte patologie tra le quali, in ascesa esponenziali, quelle tumorali.
Se gli esiti delle nostre azioni diventeranno l’eredità che ci apprestiamo a lasciare ai nostri figli, allora non avremmo paraventi ideologici dietro i quali nasconderci quando ci sarà chiesto il motivo del disastro compiuto.
Finché siamo in tempo è allora necessario ridisegnare/riprogettare lo scenario dei nostri interventi, immediatamente, adeguando il passo del progresso alle esigenze reali dell’uomo scegliendo, al di là dei miti di scienza e tecnologia, “la centralità della vita che continua” in tutte le sue possibili forme ed espressioni, come valore universale.
Per questo chiediamo che:
1. Utilizzando le conoscenze e le tecnologie delle quali sono artefici, tutti gli uomini di conoscenza e di buona volontà che hanno la possibilità di incidere, in maniera efficace, sulla formazione del sapere condiviso, devono fare proprio il valore universale della centralità del benessere del pianeta, contribuendo alla salvaguardia e al miglioramento della qualità della vita futura, anche opponendosi al saccheggio delle risorse disponibili, patrimonio di tutti e per questo, non soggetto alle leggi economiche del profitto di pochi.
2. Tutti i governi e gli uomini politici che sono responsabili della amministrazione degli Stati, devono considerare, come legge morale imprescindibile, l’impegno incondizionato atto a contrastare la deriva distruttiva dei suoli e dei mari del pianeta in cui ciascuno di noi, vive.
3. Tutti i governi e gli uomini politici si devono impegnare a non cedere ad interessi consumistici e a barbare manovre di profitto sterile che sfruttano i fini equilibri dell’ambiente nel quale viviamo a salvaguardia del futuro della vita sulla terra.
ADESIONE:
Tutti gli uomini, in specie quelli provenienti dal mondo delle scienze e delle arti, che sono in accordo con i principi enunciati nel MANIFESTO ADRIATICO, si impegnino, a fare tutto il possibile, attraverso l’opera della testimonianza e della sensibilizzazione, affinché, ovunque nel mondo, si riconsideri il ruolo centrale della tutela ambientale come missione principale dell’uomo affinché il futuro possa ancora riservare alle generazioni a venire le risorse e le bellezze che, così stupidamente, stiamo cercando di distruggere.



“Piccolo viaggio nel mondo della comunicazione visiva.”
A cura di
Annamaria Basso - illustratrice e graphic designer
Guardare, pensare, progettare. Come nasce e 'ci parla' un'immagine.
La percezione: forma, colore, texture, equilibrio compositivo, neuroni specchio e psicologia.
Piccoli cenni sulla storia e l'evoluzione dei mezzi espressivi nell' informazione quotidiana, nella pubblicità, nell'illustrazione, nella progettazione, nel marketing.
Vari assaggi di forme di comunicazione: il marchio, il manifesto, stampa ed editoria, il web, lo spot pubblicitario, il packaging, l'arte illustrativa, ecc.
Qualche esempio reale di utilizzo del linguaggio grafico (case history). Aneddoti di una giovane grafica.



LA PUBBLICITA’ COME ESPRESSIONE ARTISTICA DEI VALORI UNIVERSALI

Quali sono i Confini dell’Arte? Come potremmo distinguere un espressione Artistica? Quali sono le forme che l’Arte utilizza per esprimersi? In qualunque settore l'arte si manifesti darle una definizione sarà sempre riduttivo a causa della razionalità del pensiero e delle parole stesse che la racchiudono in significati ben precisi e limitati alle nostre conoscenze. In realtà l'arte la conosciamo e la riconosciamo nei suoni, nei colori e nelle emozioni che ci trasmette attraverso un'opera musicale, teatrale o attraverso immagini ricche di significato e archetipi.
Questo Seminario ha l'obiettivo di dare spunti di riflessione su quante altre forme, meno tradizionali, possano essere considerate delle opere d'arte comprendendo le limitazioni che la cultura pone sulla definizione di arte. Nell'era del digitale e dell'audiovisivo non si può non tenere in considerazione le nuove brevi e immediate espressioni video che abbiamo costantemente sotto i nostri occhi.
Si mostreranno esempi di Comunicazioni Artistiche che seppur nate come Commercial dai fini promozionali, si sono rivelate nel tempo vere e proprie espressioni culturali ed artistiche. Ai confini tra arte e comunicazione, è bene scoprire che dietro l'ideazione e la realizzazione di Spot Pubblicitari Emozionali esistono veri e propri artisti definiti creativi nel gergo della comunicazione, che creano delle vere e proprie opere d'arte.
Come in un dipinto, in una fotografia o in un palcoscenico, ogni singolo elemento non viene lasciato al caso. Nel seminario della TRANSUMANZARTISTICA del 22 Luglio a Torricella Peligna, denominato: “ARTE E COMUNICAZIONE” realizzato da JMOTION e con Relatrice la dott.ssa Lidia Di Blasio, si affronteranno tutti gli aspetti che creano uno spot pubblicitario emozionale, si analizzeranno alcuni elementi semantici che rappresentano non casual dolente i valori universali ed i significati ad essi associati. Si descriveranno i ruoli fondamentali dei professionisti che rendono possibile la realizzazione di uno spot pubblicitario mostrando inoltre alcuni esempi di aziende che riconoscendo come fondamentale la comunicazione attraverso l'audiovisivo hanno basato la loro identità e il loro successo nel grande pubblico.
Tutto il messaggio comunicativo diventa efficace nel momento in cui si posiziona nella mente di un consumatore e diventa riconoscibile anche a distanza di anni dalla sua visione. Questa forma di comunicazione che è sempre ai confini con l'essere considerata da tutti ed ufficialmente una forma d'arte, si è già espressa come tale da diversi decenni.
In questo seminario la pubblicità attraverso la comunicazione audiovisiva supera tali confini per trovare il suo giusto spazio nel mondo dell'arte ripercorrendo spot pubblicitari emozionali e indimenticabili dal gran valore universale.
Nel seminario scopriremo di apprezzare ancor di più tale valore, osservando gli spot pubblicitari dal punto analitico, oltre che dal punto di vista dello spettatore.
Argomenti affrontati:
- Brevi cenni della SEMIOTICA della Comunicazione
- Tecniche di Comunicazione e Marketing
- Il Lavoro della Produzione Cinematografica

Relatore: dott.ssa Lidia Di Blasio | JMOTION Comunicazione e Produzione Cinematografica |
www.jmotion.it




L’ARTE DEI RAGAZZI LIBERI
Nel 2015 la transumanzartistica presenta un nuovo progetto, quello dei RAGAZZI LIBERI.
È stato chiesto a due associazioni di Napoli, Giffas e Aida, tramite l’amico Giorgio Di Fusco, di coinvolgere i ragazzi portatori di disagi cui l’arte può dare beneficio. Ai ragazzi di Napoli si sono aggiunti quelli di Fara San Martino legati all’Associazione Arca.
Abbiamo richiesto la produzione di un’opera con qualsiasi tecnica pittorica che risponda al tema “la Libertà”.
Le opere saranno accompagnate da dei pensieri che rispondono alle domande:
Per te cosa è la libertà?
Dimmi un luogo che ti fa sentire libero?
Quale colore ti piace di più?
I ragazzi saranno tutti premiati dalla nostra associazione, le  motivazioni alle premiazione nasceranno dalla visione dei quadri ma anche delle risposte date.
Questo progetto ha l’intento di dimostrare che l’arte non crea barriere ma cerca di abbatterle.
 A cura di Ugo Trevale e Giorgio Di Fusco.

I MODELLI NEGATIVI NELL’ARTE – BRIGANTI E BANDITI
Nell’arte, il concetto di bello e di brutto non è legato solo al discorso estetico.
Per  Friedrich Nietzsche, l’uomo da alla sua figura un modello di perfezione da comparare con il mondo, tutto ciò che se ne distacca è bruttezza.
Karlheinz Stockhausen dichiarò, in riferimento agli attentati dell'11 settembre 2001 «Questa è l'opera d'arte più grande mai esistita» un’affermazione che ha portato a consolidare un'immagine tipica di Stockhausen come artista metà genio metà folle.
Darwin fece notare che ciò che è negativo in determinate culture non lo è per altre.
Da questi elementi consideriamo che un modello negativo è legato dalla cultura a cui  si appartiene, quindi va analizzato il contesto da dove nasce quella forma artistica.
I briganti meridionali, hanno avuto in forma canzone, delle esaltazioni nella cultura popolare, ma questi sono  (o sono stati) davvero modelli negativi?
Allo stesso modo in Sardegna, i famosi banditi portatori di “BALENTIA” legati al codice della vendetta barbaricina (studiato e trascritto da Antonio Pigliaru), sono stati cantati in versi da molti poeti locali.
Ciò che è riprovevole in determinate culture non lo è in altre, il BRIGANTE mosso da ideali contrari all’unità d’Italia e il BANDITO nato da un’ingiustizia sociale, sono modelli negativi per chi non ha studiato a fondo un periodo storico e determinate culture.
Con una semplice ricerca su youtube possiamo sentire i canti dei neomelodici napoletani che con  videoclip  spesso patetici, esaltano la vita del latitante o del camorrista.
Allo stesso tempo in Messico, imperversano i NARCORRIDOS che esaltano le gesta dei narcotrafficanti.
Il modello negativo di certi rapper americani, il nazirock, la musica satanica, la musica che inneggia al suicidio, sembra strano che una forma d’arte cosi sublime come la musica sia abbinata a versi negativi, ma c’è da chiedersi: “ciò che per noi è spazzatura lo è per chi la sente vicina alla propria esistenza?”
I vignettisti del periodico francese satirica Charlie Hebdo, trucidati nel cruento attentato terroristico del 7 gennaio 2015, erano blasfemi e portatori di immagini negative per gli integralisti islamici.
Il modello negativo, in definitiva affascina, e in qualsiasi cultura c’è stata e ci sarà un’arte legata al brutto, al cattivo e quindi all’uomo. 
A cura di Ugo Trevale.
L’ARTE DEL FUMETTO (relazione a cura di Nicola Magnolia)
PERCHE’ IL FUMETTO PUO’ ESSERE CONSIDERATO UNA FORMA D’ARTE?
DAVVERO IL FUMETTO E’ CONSIDERATO UNA FORMA ARTISTICO-LETTERARIA A META’ STRADA TRA LA LETTERATURA E LA PITTURA, POICHE’ HA LA PARTICOLARITA’ DI METTERE IN RELAZIONE IL TESTO CON DELLE IMMAGINI, EVIDENZIANDO UN MODO COMPLETAMENTE NUOVO E TOTALMENTE DIVERSO DI RACCONTARCI UNA STORIA?
MA E’ GIUSTA QUESTA DEFINIZIONE?
PER SCOPRIRLO E DARE UNA MOTIVATA RISPOSTA A QUESTO DILEMMA, FAREMO UN ORIGINALE E PIACEVOLE VIAGGIO NEL MONDO DELLE NUVOLE PARLANTI, DALLE ORIGINI AI GIORNI NOSTRI: DAI GRAFFITI RUPESTRI DELL’UOMO DELLE CAVERNE, PAPIRI EGIZI, MONUMENTI ROMANI E MANUFATTI MEDIOEVALI (VALUTATI DA MOLTI STUDIOSI COME I PRIMI FUMETTI DELLA STORIA), FINO
ALL’EPOCA DEI LIBRI ILLUSTRATI.
PARLEREMO DELLA NASCITA DEI PRIMI PERSONAGGI DI CARTA, SOFFERMANDOCI SU QUELLI PIU’ FAMOSI, I LORI CREATORI E LE RISPETTIVE CASE EDITRICI.  TANTO PER CITARNE ALCUNI:
- I SUPER EROI AMERICANI COME SUPERMAN E BATMAN EDITI DALLA DC
   COMICS; L’UOMO RAGNO, I FANTASTICI QUATTRO E HULK DELLA MARVEL;
- IL MITO DI TOPOLINO DELLA WALT DISNEY;
- IL FRANCESE ASTERIX CREATO DA GOSCINNY E UDERZO;
- I GRANDI FUMETTI NOSTRANI: CORTO MALTESE DEL MAESTRO HUGO PRATT, TEX WILLER E DYLAN DOG  
   DELLA SERGIO BONELLI EDITORE, DIABOLIK DELLE SORELLE GIUSSANI, IL PERSONAGGIO VALENTINA DI   
   GUIDO CREPAX, ALAN FORD  DI MAX BUNKER E MAGNUS, LE OPERE DI MILO MANARA.
RICORDEREMO IL GENIO E LA VITA SREGOLATA DEL COMPIANTO ANDREA PAZIENZA, UNO DEI PIU’ GRANDI FUMETTISTI ITALIANI, MORTO PREMATURAMENTE A 32 ANNI PER DROGA, EROE SFORTUNATO COME IL MUSICISTA KURT COBAIN DEL GRUPPO ROCK DEI NIRVANA.
VEDREMO COME SI CREA UN FUMETTO: IL SOGGETTO, LA SCENEGGIATURA, IL DISEGNO, IL BALLOON, LA COPERTINA, I COLORI, E LE PIU’ SIGNIFICATIVE DIFFERENZE TRA I COMICS OCCIDENTALI ED I MANGA GIAPPONESI.
ANALIZZEREMMO ANCHE LE CONSEGUENZE CHE LE VIGNETTE SATIRICHE HANNO AVUTO SULL’EPOCA MODERNA, IN PARTICOLARE SUL TERRORISMO; LE FIRME PIU’ PRESTIGIOSE COME IL NOSTRO GIORGIO FORATTINI.
NON MANCHERANNO ANEDDOTI, CURIOSITA’ E DELLE DIVERTENTI CLASSIFICHE RIGUARDANTI IL MONDO DEI FUMETTI.
IL TUTTO CON UNO STILE SEMPLICE E AVVINCENTE, SUPPORTATO DA EFFICACI ILLUSTRAZIONI.



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